licence

Licenza Creative Commons
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

Lettori fissi

domenica 2 maggio 2010

Articoli ad orologeria


Quante volte abbiamo sentito parlare di inchieste della magistratura ad orologeria? Tantissime! In pratica ogni inchiesta partita dal 1994 in poi, che interessava Berlusconi o qualcuno dei suoi uomini, automaticamente veniva, e viene, etichettata come "un'inchiesta ad orologeria". Sarebbe, forse, il caso di chiedere il permesso ai diretti interessati sui tempi e modi per avviare le varie inchieste, così tanto per non dar fastidio; ma non è questo l'argomento di cui voglio trattare oggi, bensì un altro: "Gli articoli ad orologeria". Partiamo dal caso più recente che vede coinvolto Italo Bocchino. Il 30 aprile IL GIORNALE, la cui propietà sappiamo tutti a chi è riconducibile, titola :«La Rai, le fiction e i parenti dei politici: quei 6 milioni alla moglie di Bocchino» mentre il 28 aprile sempre IL GIORNALE titolava: «Rai, un milione alla "suocera" di Fini» nell'articolo si enfatizza il fatto che La madre di Elisabetta Tulliani (compagna di Fini) è la titolare della società che cura un programma di scarso share sulla prima rete (Ma come? ci preoccupiamo dello share e poi vogliamo chiudere Anno Zero che fa ascolti da record?). Notizie interessanti, certo, ma da quando una certa stampa si preoccupa del conflitto d'interessi? Più interessante di queste notizie forse è una domanda: come mai si decide di pubblicare solo oggi certi articoli? Come mai si tirano fuori gli scheletri dall'armadio (se cosi si puo dire) di Bocchino solo dopo la sua polemica partecipazione alla trasmissione di Paragone su Rai 2? Sarebbe logico dare certe notizie uno, due giorni dopo che il "fatto" sia accaduto. Nel gioralsimo, ancora di più da quando ci sono i giornali web, le notizie vanno date con tempestività, a meno che...a meno che qualcuno non voglia farci credere i due notizioni dati dal giornale di Feltri (e rilanciate da Libero, diretto da Balpietro) siano giunte alle orecchie dei reporter di Feltri solo negli ultimi gioni di aprile; ma se cosi fosse, sarebbe il caso che iniziassimo a credere anche alla befana. Ecco allora che spuntano fuori, al momento opportuno, gli articoli ad orologeria pronti a colpire personaggi scomodi, dissidenti o d'intralcio ai piani di "sua emittenza"...se poi tutto questo è un caso fortuito...beh io il mio regalo alla befana l'ho gia chiesto, voi cosa aspettate?

Vincenzo Borriello

Nessun commento:

Posta un commento