licence

Licenza Creative Commons
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

Lettori fissi

venerdì 28 maggio 2010

Berlusconi gioca allo scarica barile


La difesa della manovra da 24 miliardi varata dal governo per fronteggiare la crisi, da parte di Berlusconi, si trasforma in modo del tutto fuori luogo, in un nuovo spot pubblicitario a propio uso e consumo. Gioca allo scaricabarile il premier che ha ragione quando dice che la crisi è stata provocata dalle speculazioni, e sarebbe il caso di chiarire quanto prima le posizioni di Verdini, Scajola, Bertolaso e company volendoci limitare alla crisi Italiana. Scade in una ridicola propaganda quando incolpa la sinistra ed i govenni passati degli anni 80 per la disastrosa situazione economica del nostro paese. Sia chiaro, la sinsitra avrà sicuramente delle colpe, così come i governi della vecchia Repubblica, di cui ricordo al premier ne ha fatto parte un certo Bettino Craxi, suo caro amico. É un po come se Berlusconi volesse dire (e lo dice) "prima di me il nulla". L'Italia, ancor di più in questo difficile periodo, non ha bisogno delle autocelebrazioni del premier, non è così che si esce da questo fango in cui ci siamo impantanati. Parla dell'evasione fiscale al sud il premier, come se nel nord Italia, dove sono concentrate il maggior numero di aziende e professionisti e yacht, ci fossero tutti bravi cittadini, ma si sà, il tributo alla lega va sempre pagato, ad ogni occasione. Poco importa se Bossi "minacci" la guerra civile se si tocca la provincia di Bergamo. Veniamo appunto all'eliminazione delle province, perchè questo aspetto mi pare fosse uno dei punti del programma di governo insieme alla riduzione dei parlamentari. Quale occasione migliore di questa per eliminare tutte le province?Si è scelta una strada diversa, quella di un taglio parziale invece di un taglio netto, il che rende chiaro che il governo, forse per un dictat della lega, non eliminerà mai tutte le province con conseguente ulteriore sperpero di denaro per garantire le poltrone a qualcuno. Che dire del taglio (simbolico) degli stipendi dei parlamentari, che sia inteso, non è certamente il compenso di questi signori che incide significativamente sulla crisi.Una misura adeguata sarebbe stata tagliare si oggi del 5% gli stipendi, ma andava inserita una norma che prevedeva il taglio di almeno il 40% sugli stipendi dei parlamentari per la prossima legislatura, che visto sopratutto il diffuso assenteismo, sarebbe anche poco. Vorrei tornare ancora una volta sull'evasione fiscale e vorrei che qualcuno mi spiegasse, cosa vuol dire, quando s'inserisce in una manovra finanziaria, la voce "LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE"? in termini concreti, e per concreti parlo di soldi recuperati, cosa vuol dire?Quale somma di denaro entrerà con certezza matematica, e ripeto matematica, nelle casse dello stato? Sopratutto quale risorse sono e saranno impiegate per questa lotta contro l'evasione?Vorrei lanciare un'idea, o se preferite una provocazione. Se i circa 6,3 miliardi destinati alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina ( che vista la situazione non so che fine farà il progetto), fossero destinati a finanziare la lotta all'evasione fiscale, non si avrebbe, alla lunga, un ritorno economico significativo? Aggiungo un ultima cosa, tra i tagli che andrebbero fatti, bisognerebbe includere la cancellazione di tutti gli eventi quali parate militari,esibizioni delle frecce tricolore, feste della polizia, carabinieri ecc. Che all'atto pratico non servono a nulla a parte bruciare soldi pubblici

Vincenzo Borriello
(per la riproduzione riportare il link)

Nessun commento:

Posta un commento