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Lettori fissi

giovedì 1 luglio 2010

Taricone


La morte è sempre un evento tragico, colpisce tutti, indistintamente dalle distinzioni di ceto sociale, religione, cultura. Ci sono morti che fanno più scalpore di altre, peggio ancora, ci sono morti che fanno più notizia di altre. Non è mia intenzione fare polemica, ma riflettere si. Riflettere su quanto sia ipocrita e bizzarro al tempo stesso il mondo dello spettacolo, della TV, pronto a buttarti via come una carta vecchia oppure ad osannarti dopo la morte. Ho scoperto, iprovvisamente che Pietro Taricone era una pietra miliare del piccolo schermo e del cinema; probabilmente neanche lui lo sapeva. Io no di certo, non lo sapevo fino a che non ho sentito le dichiarazioni di vari personaggi che si affannavano a rilasciare interviste a seguito della sua tragica fine. Quanti amici ed estimatori aveva Taricone, amici che sicuramente non immaginava di avere. Chi sa per quanti giorni ancora "amici" di vecchia data si affanneranno a rilasciare la loro testimonianza, coinquilini della casa del grande fratello (perfavore abbattetela), attoruncoli, pennivendoli, tutti in cerca, come avvoltoi di esposizione mediatica, di cui necessitano come l'ossigeno. Io personalmente, continuo a dubitare del peso, dell'apporto, che oggi, da più parti, ci si affanna ad attribuire al povero Taricone, nel mondo della tv e del cinema. Mi dispiace solo, che ci siano tanti patetici avvoltoi a svolazzare sulla salma di una persona, che seppur non ha dato nulla alla tv, al cinema, allo spettacolo, non merita di certo simile macabro sfruttamento.

Vincenzo Borriello
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